LE FORME DI ESERCIZIO DELL’AZIONE PENALE PER LE FATTISPECIE DI DICHIARAZIONE INFEDELE

Rivista penale 1 23Su Rivista penale n. 1/2023 è stata pubblicata la nota a ordinanza 3.10.2022 del Tribunale di Bari – Prima Sezione penale – Est. Carlotta D’Alessandro – Imputato F. E.
 
LE FORME DI ESERCIZIO DELL’AZIONE PENALE PER LE FATTISPECIE DI DICHIARAZIONE INFEDELE di Francesco Marzullo
 
L’ordinanza in epigrafe ha il pregio di affrontare in modo esaustivo e convincente una tematica di natura sostanziale (con riguardo al delitto di dichiarazione infedele ex art. 4 d.lgs. 74/2000) e al tempo stesso di natura processuale (con riguardo alla forma più corretta di esercizio dell’azione penale rispetto alle condotte di dichiarazione infedele perpetrate prima del 24 dicembre 2019, data di entrata in vigore dell’art. 39, comma 1, lett. d, del decreto legge n. 124 convertito, con modificazioni, nella legge 19 dicembre 2019 n. 157, con cui –per quel che interessa in questa sede- la pena massima di 4 anni, prevista dall’art. 4 del d.lgs. 74/2000, è stata elevata a 4 anni e 6 mesi di reclusione).
 

Testo ordinanza:

Image230223082341"In tema di esercizio dell’azione penale con citazione diretta a giudizio, il rinvio previsto dall’art. 550 c.p.p. alla pena della reclusione non superiore nel masso a quattro anni è “fisso” in quanto, stante l’inderogabilità del principio “tempus regit actum” in ambito processuale, va riferito alla norma vigente al momento dell’esercizio dell’azione penale e non già a quella di diritto sostanziale concretamente applicabile all’imputato sulla base dei criteri che regolano la successione delle leggi penali nel tempo."