In data 16 ottobre 2020 il Tribunale del Riesame di Bari ha depositato la decisione in ordine al ricorso presentato dall'immobiliarista Leggiero Salvatore, difeso dagli avvocati Mario Taddeucci Sassolini del Foro di Firenze e Francesco Marzullo del Foro di Bari.
Il Tribunale ha revocato i domiciliari, riqualificando l'originaria imputazione di bancarotta fraudolenta patrimoniale nella più blanda imputazione di bancarotta preferenziale ex art. 216 comma 3 L.F.
L'accusa ha ad oggetto la presunta svendita di un immobile (c.d. Palazzo Trevi), ubicato in Roma di fronte alla Fontana di Trevi, ceduto nel 2017 dalla società FIMCO di Fusillo Vito (poi fallita) alla società Roma Trevi s.r.l. (amministrata dal Leggiero); tale vendita fu finanziata dalla Banca popolare di Bari, all'epoca gestita da Jacobini Marco e Jacobini Gianluca.